mercoledì 31 dicembre 2014

IL LINGUAGGIO DEI FIORI
Vanessa Diffenbaugh

"La lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, la rosa bianca per la solitudine."


Veramente un gran bel romanzo, scritto bene e dalla trama particolare e appassionante, ho apprezzato molto il mondo della comunicazione attraverso il linguaggio dei fiori. 
Leggendo le pagine di questo libro sono entra a far parte di un mondo fatto di fiori e dei loro significati, che non conoscevo prima. Essendo amante dei fiori, ritengo che sia un peccato che oggigiorno si sia persa l'abitudine di comunicare attraverso i fiori, perchè a volte possono esprime molto più delle parole.
A mio parere il romanzo tratta dei temi impegnativi, che ovviamente lasciano il segno nel lettore.
Mi ha entusiasmata molto leggere il libro ed avere l'opportunità di riflettere su quello che accadeva durante la storia. La trama ed i personaggi che vi ruotano attorno mi sono sembrati ben congeniati, ho trovato belle ed interessanti anche le ambientazioni che mi hanno talmente coinvolta  che mi sembrava di sentire il profumo dei fiori e di poter vederne i loro colori. 
Durante il racconto il punto di vista è  solo quello della protagonista "Victoria", anche se per buona parte del libro vi sono continui spotamenti temporali, tra le vicende della sua vita passata alternata a quella presente. Devo ammettere che tutto questo viaggiare nel tempo all'inizio mi ha un po’ spaesato, ma con lo scorrere delle pagine sono stata catturata sempre di più dalla storia ed il fastidio iniziale  è stato sostituito dalla curiosità di scoprire cosa  era accaduto alla Victoria bambina e cosa sarebbe successo alla Victoria diciottenne.
Vi chiederere chi è questa ragazza e qual'è la sua storia? 
Lei è un’orfana di San Francisco che ha passato tutta la sua infanzia da una famiglia affidataria all’altra ed ha trascorso l’intera adolescenza passando di comunità in comunità fino al giorno del suo diciottesimo compleanno, giorno in cui non sarebbe più stata sotto la tutela dei servizi sociali.
Il libro inizia proprio da qui, dal giorno del suo diciottesimo compleanno, che secondo la legge è diventata ufficilamente adulta. 
Pian piano i ricordi di quando era bambina hanno acquistato un senso ben preciso per la comprensione dell’intera storia e mi hanno permesso di capire a fondo chi era Victoria e le cause che l’hanno portata ad essere così come è oggi. 
Leggendo è lampante che non ha avuto una vita facile e questo l’ha portata a chiudersi sempre più in se stessa, diventando una persona con un carattere molto difficile. E' piena di paure: quella di fallire, di non essere in grado di amare o semplicemente di provare affetto per qualcuno o di ricambiare l’affetto che qualcuno può provare per lei. Tutto ciò la fa desistere dal tentativo di provarci. 
Non ha fiducia in se stessa, è schiva, diffidente e solitaria. Preferisce la compagnia dei fiori e delle piante a quella delle persone.
Riuscirà ad aprirsi ed a comunicare solo grazie al linguaggio dei fiori, questo perché ognuno di essi ha un significato ben preciso. In loro troverà conforto e la possibilità di comunicare con il mondo esprimendo tutti quei sentimenti che non riesce ad esprimere a parole.
Purtroppo si tratta di un linguaggio la cui comprensione con il tempo è stata abbandonata, quindi nessuno riesce a comprendere i messaggi che Victoria lascia. Sarà così fino al giorno in cui un ragazzo, di nome Grant, con grande sorpresa di Victoria, comunicherà con lei proprio tramite questo linguaggio e, armato di pazienza, determinazione e fiducia nel futuro, poco a poco cercherà di penetrare le difese della ragazza. 

"Il linguaggio segreto dei fiori” è un libro che ha suscitato in me forti emozioni... Leggetelo!!!!

1 commento:

  1. Dopo avere letto la tua recensione, l'ho comperato e devo dire mi è piaciuto moltissimo. E'un libro molto, molto bello ed intenso di significato. Grazie per le tue recensioni a me sono utili, spero anche agli altri. Un saluto carissimo da Esme :*

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