mercoledì 17 dicembre 2014

A CHE GIOCO GIOCHIAMO
Sophie Kinsella




Mi piace molto leggere questo genere di libri anche se non posso di certo considerarli dei capolavori della letteratura contemporanea. 
Io ritengo che la lettura non sia solo un mezzo di comunicazione o apprendimento ma è molto molto di più,  per me è intrattenimento, è divertimento, è passare un'ora spensierata senza pensare ai problemi della vita, ed è anche un modo per rilassarmi. Quindi, appena posso, acquisto e leggo un libro che mi attragga magari dalla copertina oppure dal titolo o dalla trama e molto spesso al termine della lettura mi ritengo soddisfatta.

Di questo romanzo mi ha incuriosito in modo particolare il titolo, così ho letto subito la trama ed... è stato amore a prima vista. 
Il libro si intitola "A che gioco giochiamo" di Madeleine Wickham (nota anche come Sophie Kinsella), non è recente poichè è stato scritto nel 1998, due anni prima che la scrittrice raggiungesse il successo internazionale con il primo capitolo della fortunata serie di I love shopping. 
Quì il tema principale  è il denaro e gli intrighi per garantirsi una posizione sociale o ottenere beni di lusso in abbondanza; rinunciando ai propri principi morali (se ci sono) e se necessario raggirando gli amici  più cari. Noteremo che nel corso del racconto vengono scambiati i ruoli tra vinti e vincitori. 
Tutta la storia avviene nell'arco di un weekend e ha come protagonisti tre coppie di amici e  ed una terza famiglia composta da padre e figlia vicini di casa e soci in affari di Patrik (padrone di casa).  Il ritrovo è per un torneo di tennis che si svolge nella  lussuosa villa di Patrik e Caroline, nella campagna inglese. Tra partite di tennis, barbeque, aperitivi e recite dei figli, tutti i protagonisti ridono e si scambiano battute a volte non troppo amichevoli, così alla fine gli equilibri si rompono e ciascuno si svela per ciò che è veramente. Il tutto si basa  sugli inganni dell'apparenza, sull'invidia sociale e sulla percezione che i personaggi hanno della loro vita e del loro status, anzichè di come li vedono amici e familiari.
A me questo libro ha fatto riflettere molto sul significato dell'amicizia e di quanto a volte le persone pur di mantenere il proprio status sociale fanno di tutto, calpestando i sentimenti e i valori degli altri, senza farsi scrupoli.
Un libro non impegnativo ma ben scritto che merita di essere letto ed io posso solo consigliarvelo! 

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