sabato 25 aprile 2015

MENO CINQUE alla FELICITA'
Virginia Bramati

E' proprio vero che la felicità, così come l'amore, arriva quando meno te l'aspetti... e in 5 giorni può succedere di tutto! 

TRAMA:
Costanza Moretti lascia la sua fantastica New York, dove lavora come giornalista finanziari al ..., per tornare in Italia, a Verate in Brianza, dalla sua famiglia per trascorrere assieme le festività natalizie. Le lamentele del suo capo, non chè amante capriccioso, non servono a farla desistere.
Lei ha un solo obiettivo in testa: trascorrere quei pochi giorni di gioia con chi ama veramente.
Sua mamma e sua sorella Eleonora le sembrano troppo strane al telefono, e da quando - pochi mesi fa - il papà è morto la gestione della mitica Trattoria Moretti, nel centro del paese, è tutta nelle loro mani. Non è solo la preoccupazione, però, a indurla a partire, c'è qualcosa di molto più
pressante: una voce insistente che da qualche giorno la assilla, decisa a non tacere finché non avrà ottenuto ciò che vuole. Costanza quella voce la conosce bene, da sempre... è la voce di suo padre! Allucinazioni? Non si direbbe. Suo padre ha una missione segreta e lei dovrà aiutarlo a portarla a termine: entro cinque giorni, quelli che mancano al Natale! Approdata a Verate, toccherà a Costanza pensare a tutto: sua madre ed Eleonora stanno lasciando andare la trattoria, ormai servono solo il caffè e a pochi giorni dal Natale non hanno nemmeno messo mano alle decorazioni. La sola cosa di cui si sono occupate è stato allevare le solite tre oche bianche destinate a essere cucinate per il pranzo... Ma c'è un'altra sgradita sorpresa che attende Costanza: la mamma ha affittato la stanza sopra la rimessa a un uomo di cui nulla si sa se non il nome - Andrej - e il fatto che (forse) lavora come muratore, (forse) è estone e... (sicuramente!) è molto affascinante.

LA MIA OPINIONE:
Bello, bello mi è piaciuto tantissimo, trovo che sia una favola natalizia, anche se adesso non è proprio il periodo giusto... Avevo già letto "tutta colpa della neve (E anche un pò di New York) e devo ammettere che mi piace molto il modo di scrivere di Virginia Bramati perchè lo trovo scorrevole, ironico e ricco di dialoghi . La storia è molto commuovente, ma al tempo stesso ironica, non ti annoia mai.. anzi riesce a tenere il lettore incollato fino all'ultima pagina (per me è stato così) anche se la trama è breve la scrittrice è riuscita a mescolare commozione e allegria in modo perfetto ed è proprio quello che mi piace di lei.
Mi sono trovata coinvolta in una vicenda di una famiglia al femminile, composta da tre donne un po’ alla deriva, anche se ognuna con una propria personalità, hanno perso il loro unico punto di riferimento il padre/marito ed ora si ritrovano costrette a ricomporre i pezzi in una realtà che sembra non appartenergli più. Qui mi sono soffermata a fare una mia piccola riflessione: quando viene a mancare qualcuno a noi caro, il dolore che si prova è incolmabile ed è importante avere vicino la famiglia per sostenersi a vicenda nei momenti più difficili ed anche gli amici speciali sono fondamentali.
I personaggi sono ben costruiti  e rimangono impressi, tanto che possiamo facilmente riconoscerci in ognuno di loro.  La nipotina Nuccia mi è piaciuta molto per la sua saggezza ed immaturità di bambina, poi ci sono le sue oche che mi hanno fatto tanto ridere, anche il fratellino Gabriele con i suoi vocaboli invertiti è divertente.
In conclusione: leggete questo romanzo (se non l'avete già fatto).
Per chi di voi avesse già letto questo romanzo aspetto di sapere se concordate con me o vi siete fatti un'opinione diversa di questo romanzo.




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