domenica 20 dicembre 2015

L'eretico
Carlo A. Martigli

Buona sera a tutti i miei lettori, 
Oggi torno con una recensione di un libro che ho letto qualche anno fa.

                                 TRAMA:
Firenze, 1497. Pico della Mirandola è morto e con lui il suo sogno di unificare le religioni monoteistiche. Restano soltanto i roghi: a bruciare beni terreni e a incendiare le coscienze è Girolamo Savonarola, che ora governa la repubblica fiorentina col ferro e con il fuoco perché il sogno di Pico soffochi e scompaia per sempre. Ed è ciò che vogliono anche i Borgia, che dal soglio papale di una Roma affogata nel vizio e nei delitti muovono oscure trame di congiura e di conquista. Il sogno di papa Alessandro VI e di Cesare, figlio prediletto e maledetto, è di rendere il papato una dinastia. E perché ciò avvenga, l'autorità della religione cristiana non può essere minata in alcun modo. Nel cuore di questi conflitti, l'erede del pensiero
di Pico, Ferruccio de Mola, è costretto a combattere ancora una volta, per salvare ciò che gli è più caro: la moglie Leonora. Soltanto lui, anche contro la propria volontà, può impedire che un mondo intero crolli su se stesso. Perché dal lontano Oriente, un anziano monaco e una giovane donna hanno intrapreso un viaggio che li condurrà nel cuore della città eterna. E portano con loro anche un libro misterioso, antico e potente. Un libro che contiene una parola dimenticata, una verità da sempre nascosta con la forza. La verità dell'uomo più importante dell'intera storia umana.


LA MIA OPINIONE:
La scrittura è scorrevole, e le ambientazioni sono molto attente. Le varie culture che si intrecciano, sono descritte in modo accurato e dettagliato. Si nota che lo scrittore ha dedicato particolare attenzione allo studio di ogni cosa, ed anche i personaggi e le loro azioni non sono casuali, per questo a me è piaciuta molto l'attenzione che ha dedicato nel rappresentare tutti i personaggi e le varie situazioni.
Secondo il mio parere il punto di forza del romanzo  è la grande capacità dello scrittore di raccontare una storia dove le emozioni e i sentimenti vengono approfonditi in modo delicato, ma allo stesso tempo intenso e coinvolgente. 
Al di la che si condividano o meno le sue tesi colpisce il suo pensiero, dove alla fine del romanzo emerge un messaggio di amore e speranza, di fratellanza e di pace, a prescindere dal contenuto inquietante e sconvolgente.
Ho trovato questo romanzo ricco di spunti e riflessioni, lo consiglio.

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